Vi sono varie forme di crowdfunding:
- donation-based crowdfunding (con carattere solidale e sociale)
- reward based crowdfunding, (formula di supporto con ricompensa da parte del soggetto finanziato)
Tali modalità non prevedono alcuna autorizzazione ad operare da parte delle autorità preposte alla tutela dei mercati e degli investitori.

- le modalità "regolamentate" sono, l'equity crowdfunding, il debt crowdfunding ed il lending crowdfunding che per poter essere esercitate richiedono specifiche autorizzazioni da parte delle autorità di Vigilanza. Dal 10 novembre 2023 le piattaforme che esercitano attività di crowdfunding soggette alla vigilanza, devono essere in possesso dell'autorizzazione europea che ne prevede la registrazione ad un apposito registro tenuto dall’ESMA. Per le piattaforme italiane l'autorità competenti sono la Consob e la Banca d'Italia congiuntamente. Attraverso l'equity crowdfunding l'investitore diventa socio dell'iniziativa finanziata e ne condivide le prerogative;
Attraverso il debt crowdfunding o il lending crowdfunding l'investitore diventa finanziatore della società che lancia la campagna di crowdfunding ed acquisisce il diritto a vedersi restituire tali somme alle scadenze pattuite aumentate degli interessi concordati... La norma che regola la materia dall'entrata in vigore del regolamento europeo è la seguente:
- Regolamento 2020/1503/UE per tutte le piattaforme europee.
- DLgs 24 febbraio 1998, n. 58 (il T.U.F: testo unico della finanza).
- Regolamento Consob adottato con Delibera n.22720 del 1° giugno 2023.
- Il documento di consultazione sugli Orientamenti di vigilanza della Banca d’Italia in materia di fornitori specializzati di servizi di crowdfunding.
Le piattaforme che possedevano una pregressa autorizzazione anteriore all'entrata in vigore del regolamento europeo se non ottengono l'autorizzazione a fronte del nuovo regolamento non possono operare dopo il 10 novembre 2023

(Portale dei fornitori di crowdfunding presso l’ESMA www.esma.europa.eu)